Proseguono gli episodi di violenza contro la Chiesa cattolica nel paese. Ieri mattina un gruppo di uomini armati ha assaltato una parrocchia cattolica nel villaggio di Kafin-Koro nello stato del Niger, nel nord del paese, incendiando la residenza dei sacerdoti e provocando la morte di padre Isaac Achi, rimasto imprigionato tra le fiamme.
Un secondo sacerdote è stato ferito ma è riuscito a salvarsi fuggendo, e ora si trova in cura in un ospedale dell’area. «Ѐ un periodo davvero triste. La morte siffatta di un sacerdote ci conferma che nessuno può più sentirsi al sicuro. Un’azione drastica è necessaria per porre fine a questa carneficina» ha dichiarato il governatore dello stato, Sani Bello.
Il nord del paese da anni subisce incessanti incursioni da parte di gruppi di jihadisti intenzionati a creare un califfato islamista. Alcune ore più tardi, un secondo attacco è avvenuto nello stato di Katsina, dove i terroristi hanno sparato a un altro sacerdote, prendendo in ostaggio alcune persone in attesa della messa della domenica.
L’insicurezza aumenta e in alcune regioni appare fuori controllo. Centinaia di rapimenti per ottenere soldi in riscatto vengono perpetrati da bande armate sempre più numerose. Va ricordato che lo scorso giugno, un attentato in un’altra chiesa cattolica durante la messa di Pentecoste nello stato di Ondo, nella Nigeria sud occidentale, aveva provocato oltre 50 morti.
Il tutto va creando crescenti timori che in alcune regioni del paese possano slittare le elezioni presidenziali del prossimo 25 febbraio.