Rendere la scuola più accessibile facendo del bene all’ambiente, è possibile? Sì, e ce lo dimostra la Nigeria. 

A Lagos, infatti, 40 scuole in quartieri a basso reddito hanno aderito al progetto RecyclesPay dell’organizzazione locale African Cleanup, nata nel 2010. L’obiettivo è duplice: incrementare la consapevolezza del problema ambientale e permettere un più ampio accesso all’istruzione ai bambini di famiglie meno abbienti. 

In queste scuole, il “pagamento” della retta non avviene infatti in denaro, ma in rifiuti riciclabili. Quanto portato dai genitori viene rivenduto all’organizzazione, permettendo così di pagare stipendi, divise scolastiche, materiali. 

Il progetto sta avendo un tale successo che una di queste scuole, My dream stead, si sta espandendo in un doppio edificio. Gli attivisti che vi lavoravano raccontano che in queste scuole ora studiano molti bambini che prima erano stati costretti ad abbandonare l’istruzione, a causa della difficoltà dei genitori di pagare la loro retta. 

Dare alle famiglie l’opportunità di arginare l’ostacolo economico è un vantaggio enorme per un paese in cui l’abbandono scolastico è estremamente elevato. In Nigeria infatti sono ben 18,5milioni i bambini e le bambine (dati Unicef) che non frequentano la scuola, complice anche la profonda insicurezza in cui versano molti stati.

Le iniziative di African Cleanup comunque non si fermano qui: per citarne solo due delle molte altre attive,  Bottle for Pad e Bottle for Diaper consentono a donne e ragazze di ricevere indumenti sanitari e pannolini in cambio di bottiglie da riciclare.  

(AB)