Circa 18 milioni e mezzo di bambini, il 60% dei quali sono ragazze, non hanno accesso all’istruzione in Nigeria, una cifra in forte aumento rispetto al 2021, afferma l’Unicef, il fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia. La causa primaria del forte abbandono scolastico sono i numerosi attacchi alle scuole da parte di jihadisti e bande criminali nel nord. Più di 11mila scuole sono state chiuse nel paese da dicembre 2020.
L’anno scorso, secondo l’Unicef, circa 1.500 studenti sono stati rapiti da uomini armati. Mentre la maggior parte degli ostaggi è stata rilasciata dietro pagamento di un riscatto, alcuni rimangono ancora in cattività nelle foreste, dove si nascondono gruppi armati.
Un’insicurezza che enfatizza le disuguaglianze di genere. Nel nord a maggioranza musulmana solo una ragazza su quattro di “famiglie povere e rurali” completa la scuola media. Con un aumento dei casi segnalati di matrimoni e gravidanze precoci.
La situazione non è migliore in altre parti del continente come in Zimbabwe, dove il tasso di abbandono scolastico è salito al 47%, o nelle due regioni anglofone del Camerun, dove il conflitto separatista in corso da cinque anni ha causato la chiusura di oltre l’80% delle scuole con almeno 700mila bambini e bambine rimasti fuori dalle aule.