OMS: il vaiolo delle scimmie è un’emergenza sanitaria globale
Congo (Rep. dem.) Salute
In Svezia il primo caso esterno all’Africa. Preoccupa una nuova variante più aggressiva del virus
L’OMS dichiara il vaiolo delle scimmie un’emergenza sanitaria globale
16 Agosto 2024
Articolo di Redazione
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(Credit: NIAID/Flickr/CC BY 2.0)

La diffusione del cosiddetto “vaiolo delle scimmie” (monkeypox, o Mpox) e della sua variante più pericolosa, ha messo in allerta la comunità scientifica internazionale.

Per la seconda volta in due anni, il 14 agosto l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato l’Mpox una “emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale” (PHEIC).

Lo stato PHEIC è il livello di allerta più alto dell’OMS e mira ad accelerare la ricerca, i finanziamenti, le misure e la cooperazione internazionale per contenere una malattia che rischia di diffondersi a livello globale.

Il giorno prima l’allarme era stato lanciato a livello continentale dal Centro africano per il controllo e la prevenzione delle malattie (Africa CDC) che ha dichiarato ufficialmente l’epidemia, il cui primo focolaio è stato individuato nella Repubblica democratica del Congo, una “emergenza di sanità pubblica di interesse continentale (PHECS)”.

Intanto in Svezia si è registrato il primo caso di contagio esterno all’Africa. Si tratta di una persona infettata durante un viaggio nella “parte dell’Africa dove c’è un’importante epidemia di Mpox Clade 1 (il tipo più grave di Mpox, assieme alla sua variante 1b, ndr)”, ha affermato l’epidemiologo statale svedese Magnus Gisslen.

“Il fatto che un paziente con Mpox venga curato nel nostro paese non influisce sul rischio per la popolazione generale, un rischio che il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) attualmente considera molto basso”, ha aggiunto.

Attualmente l’emergenza più grave si registra nell’Africa subsahariana e in particolare nella Rd Congo dove il virus ha già causato 548 morti dall’inizio dell’anno, con un totale di 15.664 potenziali contagi registrati, secondo il ministro della Sanità Samuel-Roger Kamba.

Da lì il vaiolo delle scimmie Clade 1 si è poi diffuso nei paesi vicini: Uganda, Burundi, Rwanda e Kenya. In totale sono 13 i paesi interessati, tra cui Camerun, Congo, Ghana, Liberia e Nigeria.

“L’attuale recrudescenza del virus Mpox in alcune parti dell’Africa, insieme alla diffusione di un nuovo ceppo sessualmente trasmissibile del virus, rappresenta un’emergenza non solo per l’Africa, ma per l’intero globo”, ha dichiarato Dimie Ogoina, presidente del Comitato di emergenza IHR.

L’Mpox è stato rilevato per la prima volta nella Rd Congo nel 1970 ed è considerato come una delle malattie endemiche nei paesi dell’Africa centrale e occidentale.

L’OMS aveva già dichiarato l’epidemia un’emergenza sanitaria globale nel luglio 2022, in quanto il virus si era diffuso rapidamente, e per la prima volta tramite contatto sessuale, in una serie di paesi in cui non era mai stato osservato prima. L’allarme era rientrato a maggio 2023 dopo che si era verificato un calo sostenuto dei casi globali.

Ma a far scattare nuovamente l’allerta continentale, e poi mondiale, è stato, scrive l’OMS, “l’emergere lo scorso anno e la rapida diffusione di un nuovo ceppo di virus nella Rd Congo, il Clade 1b, che sembra diffondersi principalmente attraverso reti sessuali. La sua rilevazione nei paesi confinanti è particolarmente preoccupante e una delle ragioni principali della dichiarazione del PHEIC”.

Inoltre, fa notare ancora l’OMS, “si sono verificati vari focolai di vari tipi di Clade di Mpox in diversi paesi, con diverse modalità di trasmissione e diversi livelli di rischio”.

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