Nessuna visita medica, nessuna cura, nessun supporto psichiatrico. Camerate luride, bagni in condizioni inumane, cibo maleodorante e scaduto. C’è tutto questo dietro la decisione della procura di Milano di emettere un sequestro impeditivo d’urgenza nei confronti della società Martinina srl, responsabile della gestione del Centro di permanenza per i rimpatri (CPR) di via Corelli.
Il CPR di via Corelli, così come altre strutture simili in Italia, è da tempo attenzionato: Altreconomia lo aveva segnalato come luogo di abuso di psicofarmaci, ASGI ha pubblicato un report sulla struttura chiedendone la chiusura; la rete Mai più lager-NO ai CPR dopo l’incendio, avvenuto lo scorso luglio nel settore C e le varie rivolte, aveva messo in luce le condizioni in cui vivevano le persone detenute, denunce simili erano state fatte anche dalla Coalizione italiana libertà e diritti civili e, più di recente anche da ActionAid.
La società aveva presentato, nell’ottobre del 2022, un’offerta tecnica alla prefettura di Milano per aggiudicarsi l’appalto da oltre 1,2 milioni di euro per la gestione della struttura detentiva.
Molte delle voci d’intervento previsto non sono state rispettate, diversi servizi pattuiti non sono mai stati prestati o se presenti lo erano in maniera del tutto insufficiente e precaria. Tant’è vero che l’inchiesta, già avviata per frode e turbativa, ha portato alla luce gravi mancanze.
Da qui il sequestro, ordinato dai PM Paolo Storari e Giovanna Cavalleri, dopo un’ispezione della Guardia di Finanza avvenuta lo scorso primo dicembre, in cui si sono riscontrate tutta una serie di problematiche all’interno della struttura. Da qui l’ascolto, da parte della procura di alcune testimonianze dirette delle persone migranti detenute.
Il quadro che si è presentato agli occhi del PM è particolarmente grave. Si parla di ospiti con gravi patologie, tra cui tumori al cervello o epilessia, che non sono mai stati sottoposti a visite mediche. Altri con gravi deficit nel presidio sanitario, senza medicinali e supporto psicologico e psichiatrico.