Rd Congo: indagato il vescovo di Kinshasa, le opposizioni non ci stanno - Nigrizia
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Il cardinale Fridolin Ambongo accusato di «incitamento delle popolazioni alla rivolta e attentati contro vite umane»
Rd Congo: indagato il vescovo di Kinshasa, le opposizioni non ci stanno
Katumbi: «Colpita la voce degli ultimi». Per Fayulu è «goccia che fa traboccare il vaso»
29 Aprile 2024
Articolo di Redazione
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Il cardinal Fridolin Ambongo durante una celebrazione a Parigi con l'arcivescovo emerito Michel Aupetit e il vescovo Theodore Mascarenhas

In Repubblica democratica del Congo le opposizioni politiche si schierano dalla parte dell’arcivescovo di Kinshasa, Fridolin Ambongo. Il religioso è stato messo sotto indagine dalla magistratura locale per alcune sue dichiarazioni ritenute sediziose, solo pochi giorni dopo aver lanciato un duro monito contro il governo del presidente Felix Tshisekedi durante la messa pasquale. Il religioso aveva già criticato l’operato del governo pochi giorno prima in un’intervista rilasciata ad Agenzia Fides. Sia durante la funzione che parlando con i cronisti il cardinale Ambongo aveva denunciato l’incapacità di esercito e governo nel far fronte al conflitto in corso nel nord-est della Rd Congo. La regione, ricca di riserve di minerali essenziali per la transizione energetica, come il coltan, è epicentro delle attività di decine di milizie armate e teatro delle ingerenze di diversi governi vicini. Kinshasa, ma anche attori della comunità internazionale e più volte lo stesso Ambongo, hanno accusato il Rwanda di essere presente militarmente nel paese e di finanziare e sostenere l’M23, una milizia che da mesi porta avanti un’offensiva nella provincia del Nord Kivu. 

Tornando alle procedure giudiziarie a carico del vescovo Ambongo, il procuratore generale della Corte di cassazione congolese Firmin M’Vonde ha ordinato a uno dei procuratori di Kinshasa di aprire un fascicolo giudiziario contro l’arcivescovo, accusandolo di affermazioni sediziose che costituiscono «false voci, incitamento delle popolazioni alla rivolta e attentati contro vite umane».

Il procuratore aveva emesso un mandato di comparizione al presule già lo scorso 22 aprile. Il cardinale, a detta dell’esponente della magistratura, avrebbe in quell’occasione «rifiutato l’invito». L’arcidiocesi, da parte sua, ha risposto che questo ordine non è mai arrivato né ai suoi servizi né al cardinale. In ogni caso ora l’arcivescovo potrebbe essere citato in giudizio. Monsignor Fridolin, membro del Consiglio ristretto di papa Francesco, durante la messa di Pasqua, aveva sottolineato la negativa prestazione del governo di Félix Tshisekedi, criticando soprattutto la cattiva gestione finanziaria e la grave crisi di sicurezza.

Frasi che «attaccano le coscienze»

«La giustizia è il primo potere che si fa beffe dei diritti dei cittadini comuni – aveva dichiarato il cardinale – e qui stiamo facendo discorsi come se fossimo forti. La realtà è che il Congo non ha un esercito efficiente». Per il pubblico ministero le uscite del cardinale «attaccano deliberatamente le coscienze». Nella sua lettera di istruzioni, il procuratore generale M’Vonde avverte tra l’altro il magistrato incaricato del caso che rimanendo passivo incorrerebbe in una accusa di e sarebbe pure passibile di procedimento giudiziario.

L’azione intrapresa nei confronti del vescovo è stata subito oggetto di pesanti critiche. A partire da Moise Katumbi e Martin Fayulu, i due volti più rappresentativi delle opposizioni, rispettivamente il secondo e il terzo candidato a ottenere più voti alle elezioni dello scorso dicembre, vinte da Tshisekedi ma segnate da accuse di irregolarità e brogli. «Questo cardinale e arcivescovo – ha denunciato Katumbi riferendosi a monsignor Ambongo – porta solo la voce degli uomini e delle donne congolesi che sopportano incessantemente atroci sofferenze. La giustizia congolese tenta quindi di mettere a tacere questa voce degli afflitti, dei poveri, delle vittime dell’ingiustizia, delle guerre e della cattiva gestione della cosa pubblica», ha chiosato il politico. 

Le indagini a carico del prelato «sono la goccia che fa traboccare il caso» secondo Fayulu. «Il regime» di Tshisekedi, ha aggiunto il politico, sta prendendo una deriva «incontrollata e pericolosa» per il paese.

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