Il denaro era rivolto a migliaia di famiglie in grave difficoltà nel Sud Kivu, provincia tra le più instabili della Repubblica democratica del Congo. A inviarlo era GiveDirectly, una organizzazione non governativa con sede a New York. L’operazione avveniva con il mobile money, servizio di pagamento e trasferimento di denaro attraverso la rete cellulare.
Ora questo flusso si è interrotto perché la ong ha scoperto che dei 2,8 milioni di dollari distribuiti nel Sud Kivu nel 2022 quasi un terzo, 900mila dollari, è stato intercettato e rubato da collaboratori di GiveDirectly, che si sono impossessati delle schede Sim delle famiglie destinatarie del denaro.
Una frode in grande stile raccontata dall’agenzia di stampa indipendente The New Humanitarian. Le famiglie avrebbero dovuto ricevere trasferimenti una tantum di 392 dollari e poi 40 dollari al mese per il prossimi due anni. Cifre che in Rd Congo possono cambiare la vita.
GiveDirectly, che ha sospeso le sue operazioni nel paese, ha spiegato che generalmente si muove in modo da evitare gli intermediari. Fornisce al destinatario una scheda Sim legata a un documento di identità e registra la scheda presso un’agenzia indipendente di mobile money. Completato il processo, i soldi vanno direttamente sul conto mobile del destinatario.
Ma per il programma del Sud Kivu è stata fatta una eccezione. Per risparmiare ai destinatari di doversi recare negli uffici delle agenzie di mobile money, compiendo lunghi spostamenti attraverso aree insicure, è stato consentito al personale di GiveDirectly di registrare una parte delle Sim.
E qui si è innescata la truffa che per ora è costata il posto di lavoro ad alcuni dipendenti di GiveDirectly e che potrà avere un seguito giudiziario.