Cherubin Okende, ex ministro dei trasporti e membro del parlamento, portavoce di Insieme per la Repubblica (Ensemble pour la Republique), uno dei principali partiti di opposizione della Repubblica democratica del Congo, è stato ucciso ieri.
Un assassinio che aumenta la tensione politica e sociale in vista delle elezioni nazionali di dicembre.
Ufficiali del partito hanno comunicato che Okende era stato rapito nel parcheggio della Corte costituzionale nella capitale Kinshasa.
Secondo quanto dichiarato da Firmin Mvonde Mambu, procuratore generale della Corte di cassazione, il corpo di Okende, crivellato di proiettili, è stato trovato in un’auto con il motore e l’aria condizionata ancora accesi.
Il portavoce del governo, Patrick Muyaya, ha confermato che la morte di Okende è stato un omicidio pianificato.
Okende si era dimesso dal governo alla fine di dicembre, dopo che il leader di Ensemble, Moise Katumbi, aveva lasciato la coalizione di governo e aveva annunciato la sua intenzione di candidarsi contro il presidente Felix Tshisekedi.
La notizia della morte di Okende ha scatenato varie proteste antigovernative a Kinshasa, con manifestanti che hanno dato fuoco a pneumatici gridando all’assassinio.
Katumbi e l’opposizione hanno dichiarato che dietro l’omicidio c’è la mano del governo e hanno chiesto un’indagine indipendente su quello che hanno definito un “crimine odioso”.
Il presidente Tshisekedi, dal canto suo, si è pronunciato esortando la magistratura a “fare luce su questo caso” e ha inviato le sue condoglianze alla famiglia.
Anche l’ambasciatore dell’UE in Rd Congo e gli ufficiali della Monusco (la missione di peacekeeping delle Nazioni Unite) hanno condannato l’omicidio.