Regno Unito: il piano per deportare i migranti in Rwanda passa alla Camera dei Comuni
Migrazioni Politica e Società Rwanda
Nonostante lo stop della Corte Suprema, il disegno di legge continua la sua strada. E Kagame incalza
Regno Unito: il piano per deportare i migranti in Rwanda passa alla Camera dei Comuni
18 Gennaio 2024
Articolo di Redazione
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Rishi Sunak non vuole arretrare di un passo: per il primo ministro del Regno Unito, il controverso disegno di legge per deportare migranti irregolari e richiedenti asilo in Rwanda deve diventare realtà. Un obiettivo che sembra avvicinarsi. Il piano, in cantiere dal 2022, era stato bloccato dalla Corte Suprema lo scorso 14 novembre. Solo un fastidioso incidente di percorso, per Sunak. Da allora, il governo ha lavorato per arginare questo divieto, rendendo comunque legale la manovra. 

Ieri, 17 gennaio, ha superato la terza lettura alla Camera dei Comuni. Non senza tensioni e divisioni significative all’interno del partito conservatore. Il sì è arrivato dopo un periodo di caos e lotte intestine, è stato approvato con 320 voti favorevoli e 276 contrari, segnando una maggioranza di 44.

Le sfide non sono finite. Manca il passaggio alla Camera dei Lord, dove gli oppositori sperano di modificare il piano di deportazione per garantire la conformità al diritto internazionale. Ma i sostenitori del piano sembrano ormai ottimisti.

Secondo quanto dichiarato, il ministero degli Interni ha già selezionato le prime 100 persone destinate alla deportazione, sottolineando che i casi sono stati scelti perché non presentavano evidenti motivi di appello. Tuttavia, gli avvocati del governo suggeriscono una probabilità del “50/50” che il primo volo decolli prima delle elezioni generali autunnali.

Nel frattempo, sulla questione è intervenuto anche il presidente del Rwanda Paul Kagame, che ha manifestato una certa insofferenza di fronte al prolungarsi della faccenda, lasciando persino intendere che a questo punto sarebbe felice se si annullasse il progetto. 

Le tensioni si sono riflettute anche nelle dichiarazioni del governo rwandese sulla possibilità di restituire i finanziamenti ricevuti dal Regno Unito. Sebbene Kagame abbia indicato la disponibilità a restituire i soldi se il piano di deportazione non si concretizza, un portavoce del governo rwandese ha sottolineato che non c’è alcun obbligo di rimborso. (AB) 

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