Altro che ong, secondo la Camera dei Comuni inglese il vero pull factor, che inciterebbe ad attraversare la Manica e rischiare la vita, sono le foto delle persone migranti che, post traversata, sorridono per avercela fatta.
Un messaggio rischioso quello dell’espressione del volto di chi arriva: il pericolo si può scampare, lo Stretto non è un muro invalicabile… io ne sono la dimostrazione.
E allora come fare? Nel Safety Bill, quella legge di cui si discute dalla primavera dell’anno scorso, come norma di punta per combattere l’abuso e l’odio su Internet, nata per controllare quel che passa online soprattutto in nome della lotta alla pedofilia, si aggiungono, in corsa, i divieti di riprendere e diffondere foto e video delle persone migranti che arrivano in Inghilterra via mare.
Quindi non solo pedofilia, commercio armi, spaccio di droghe e incitamento al terrorismo, anche divieto di diffondere immagini di chi sbarca in terra inglese dopo aver attraversato la Manica. Questa sarebbe l’ultima novità della legge per il controllo della rete, cui dovranno sottostare tutte le piattaforme online, non solo con sede nel Regno Unito ma anche fuori dal paese, ma accessibili al pubblico inglese.
Mentre si cerca di definire il come poter mettere in piedi una censura di questa portata – compito che spetterà ai vari Meta, Google e a quanti altri rischieranno multe solo per aver mostrato i volti sorridenti dei naufraghi e non averli immediatamente rimossi – c’è chi già protesta e si oppone.
Il Safety Bill infatti, nato come strumento di controllo contro l’abuso e l’odio in rete, si presta a cambiare mandato introducendo non solo multe ma anche, chiedono i più conservatori, pene detentive per chi non censura filmati e immagini.
Il Regno Unito censura il sorriso. Sarebbe una “positive light” capace, secondo la segretaria di stato per il digitale, la cultura e i media, la conservatrice Michelle Donelan, di incentivare le partenze migranti.