Repubblica Centrafricana: rinnovata fiducia a Wagner - Nigrizia
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La compagnia militare privata russa fa comodo
Repubblica Centrafricana: rinnovata fiducia a Wagner
Il presidente Touadéra non intende rinunciare ai favori e alla protezione garantiti dall’agenzia di contractor russa negli ultimi anni. Ma, dopo la morte di Prigozhin, Mosca non può permettersi di perdere il controllo dell’organizzazione
25 Ottobre 2023
Articolo di Rocco Bellantone
Tempo di lettura 4 minuti
(Globalist)
Miliziani di Wagner in Centrafrica

«Vi dico chi non è stanco di Wagner: i dittatori. I despoti non sono stanchi di Wagner perché Wagner è la garanzia del loro governo». Stephen Townsend, generale dell’esercito statunitense in pensione che ha servito come comandante di Africom, interpellato da Foreign Policy ha risposto così a chi gli chiedeva un commento sulla presenza della compagnia russa di mercenari in Africa.

Tra i presidenti africani, chi non si è “stancato” di Wagner anche dopo la dipartita del suo storico leader Yevgeny Prigozhin lo scorso 23 agosto, è di certo Faustin-Archange Touadéra. Il 2 settembre il presidente della Repubblica Centrafricana ha ricevuto a Bangui il viceministro della difesa russo, Yunus-Bek Yevkurov. All’ordine del giorno il futuro di Wagner e dei suoi uomini nel paese.

L’amico Sytyi

A Bangui restano sotto la stretta osservazione di Mosca i principali dirigenti del gruppo, Vitali Perfilev e Dmitri Sytyi. Touadéra ha chiesto a Yevkurov di mantenere al suo posto in particolare quest’ultimo, che a Bangui coordina le campagne di propaganda sui social network a sostegno del presidente e, soprattutto, gestisce direttamente l’esportazione di materie prime (dal legno all’oro al caffè) in combutta con il governo locale.

Sytyi si è rivelato un alleato prezioso per Touadéra anche in occasione del referendum costituzionale dello scorso 30 luglio attraverso cui il presidente si è garantito la possibilità di poter correre per altri due mandati presidenziali: le prossime elezioni che si terranno nel 2025.

Nelle settimane che hanno preceduto il referendum è stato Sytyi a mettere a disposizione dei vertici del partito del presidente – Movimento cuori uniti (MCU) – un aereo con cui diversi membri del governo hanno potuto fare campagna elettorale anche nelle regioni più remote.

Tra gli uomini che gravitano attorno a Sytyi c’è Roman Zoukov, capo di Beagrica, ditta specializzata nell’esportazione di caffè che viene tostato nei sobborghi di Douala, città del Camerun sudoccidentale, e da qui mandato in Turchia.

Altri due uomini che lavorano a stretto contatto con Sytyi sono Nikolai e Kirill, a capo della Wood International, creata nel 2023 e specializzata nell’esportazione di legname in Asia, in particolare in Malesia.

A ranghi ridotti

Dalla morte di Prigozhin il clima attorno al gruppo Wagner nella Repubblica Centrafricana si è però appesantito. Da agosto il numero di effettivi è gradualmente diminuito. Oggi i mercenari al soldo dell’agenzia russa sono tra i 500 e i 600, per lo più confinati a Camp Garde, nella capitale.

Altri uffici o postazioni sparsi nel paese sono stati o dismessi o lasciati quasi deserti. È ciò che è accaduto nelle regioni di Kabo, Berberati e Carnot. Mentre a Berengo, Ndassima, Boda, Ndélé e Birao la presenza dei paramilitari è rimasta pressoché invariata per via dei traffici di oro e diamanti gestiti dalla compagnia.

C’è poi un numero imprecisato di altri miliziani di origine centrafricana, o provenienti da altri paesi africani dell’area, che Wagner ha assoldato e che in parte sono stati reclutati da Hassan Bouba, ex agente dell’intelligence ciadiana, ex ribelle e oggi ministro del bestiame e della salute degli animali nel governo di Touadéra.

Nonostante queste difficoltà, Sytyi rappresenta per Touadéra la continuità con un sistema di gestione di affari governativi e personali a cui il presidente non intende assolutamente rinunciare.

Movimenti ai vertici

Della sorte di Sytyi, di Vitali Perfilev e delle altre figure di Wagner che contano in Repubblica Centrafricana si sta occupando anche il GRU, l’intelligence militare russa. Così come a Bangui, nelle sue visite in Mali, Burkina Faso e Libia il viceministro della difesa russo Yevkurov è stato infatti accompagnato dal generale Andreï Averyanov.

Pilastro del GRU nonché tra i principali sospettati di aver organizzato l’omicidio di Prigozhin, Averyanov è considerato come papabile per la poltrona di futuro capo di Wagner in tandem con Anton Olegovich Elizarov, ex ufficiale dell’intelligence militare.

Intanto il compito di “fare pulizia” all’interno del gruppo è stato assegnato Andrei Troshev, veterano delle guerre in Afghanistan, Cecenia e Siria. Tra le missioni assegnateli dal Cremlino c’è anche quella di trasferire sul fronte ucraino centinaia di mercenari operativi in Africa.

Resta da capire cosa resterà dell’influenza dell’agenzia nel continente sulla cui espansione tanto avevano lavorato negli ultimi anni sia che Prighozin e il suo vice Dmitry Utkin, anch’egli ucciso il 23 agosto.

Ciò che è certo è che senza il sostegno economico di Mosca Wagner non potrà reggere sul medio-lungo periodo le spese a cui deve far fronte quotidianamente un’agenzia delle sue dimensioni: dagli stipendi all’equipaggiamento militare, passando per le forniture di munizioni, carburante e altre provviste.

Se è vero che molti dei suoi dirigenti ancora al loro posto hanno coltivato affari all’ombra di Mosca, trovando spesso sponde in governi africani compiacenti, lo è altrettanto il fatto che il ministero della difesa russo non può permettersi di perdere il controllo dell’organizzazione.

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