Rimesse in Africa: oltre 100 miliardi di dollari - Nigrizia
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Nel mondo 647 miliardi, quasi 1,8 miliardi al giorno
Rimesse in Africa: oltre 100 miliardi di dollari
Ci sono paesi come Gambia, Somalia, Comore, Lesotho, Capo Verde e Guinea-Bissau per i quali i soldi dei loro migranti incidono per il 10% del Pil del paese. La media africana è del 4%
14 Giugno 2023
Articolo di Redazione
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Nel 2022, 200 milioni di lavoratori migranti hanno inviato 647 miliardi di dollari a oltre 800 milioni di familiari nei paesi a basso e medio reddito. Questo avviene con piccole transazioni di 200 dollari in media, da 10 a 12 volte l’anno.

«Quasi 1,8 miliardi di dollari di rimesse fluiscono ogni giorno verso i paesi a basso e medio reddito. La metà di questa cifra, 900 milioni di dollari, è destinata a promuovere l’agricoltura e lo sviluppo rurale».

È quanto ha dichiarato ieri Álvaro Lario, presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad) delle Nazioni Unite, in occasione della sessione di apertura del Forum globale sulle rimesse, gli investimenti e lo sviluppo (Gfrid), tenutosi a Nairobi.

L’Africa è di particolare interesse per il Gfrid 2023, poiché 17 dei 54 paesi che la compongono dipendono dalle rimesse per almeno il 4% del loro Pil. Ma ce ne sono alcuni (Gambia, Somalia, Comore, Lesotho, Capo Verde e Guinea-Bissau) che superano la soglia del 10%.

Questi risultati sono stati illustrati anche nel recente rapporto RemitSCOPE Africa, che presenta i dati più aggiornati e affidabili sulle rimesse e sul loro impatto in tutti i 54 paesi africani.

Il rapporto fa luce sugli oltre 100 miliardi di dollari che ogni anno affluiscono in Africa dalla forza lavoro migrante, composta da oltre 40 milioni di persone in tutto il mondo.

Secondo RemitSCOPE, il costo dell’invio delle rimesse in Africa si è notevolmente ridotto. Tuttavia, con un prezzo medio dell’8,85% per l’invio di 200 dollari nel 2022, il continente rimane la regione più costosa al mondo in cui inviare denaro.

L’Africa rimane lontana dall’obiettivo del 3% fissato negli Sdg (Obiettivi di sviluppo sostenibile) da raggiungere entro il 2030.

L’invio di denaro all’interno dell’Africa è ancora più costoso, con una commissione di trasferimento media dell’11%.

Il presidente dell’Ifad ha ribadito l’impegno del Fondo a rendere il flusso delle rimesse più veloce e sicuro, riducendo al contempo le commissioni di trasferimento.

L’Ifad continua a lavorare per collegare i fondi in arrivo a un’ampia gamma di opportunità nel settore della finanza rurale, a beneficio sia dei residenti rurali che delle imprese del settore privato.

Ciò significa potenziare l’accesso al risparmio, al credito e alle assicurazioni, prodotti finanziari di base che possono tuttavia cambiare la vita nelle aree rurali povere.

 

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