Quasi un record storico i 7,7 miliardi di euro che le persone immigrate presenti in Italia hanno inviato, lo scorso anno, ai loro paesi di origine. Un dato, secondo lo studio della Fondazione Leone Moressa, l’istituto di ricerca della Cgia di Mestre, che ben fotografa quanto le migrazioni siano un aiuto concreto “a casa loro” per chi decide di partire verso altri stati.
Numeri in costante aumento dal 2017. Una crescita, quella delle rimesse che partono dall’Italia che, diversamente da quanto registrato nel resto del mondo dalla Banca Mondiale nel 2020 pandemico, non si è fermata. Anzi. Il volume complessivo delle rimesse del 2021 sfiora il picco massimo degli 8 miliardi che erano stati registrati nel 2011. E si conferma, comunque, come dato in crescita rispetto all’anno precedente, con un +12,2%. E un +46,3% rispetto al 2016.
A inviare più soldi nei propri paesi sono le cittadine e i cittadini asiatici. È infatti il Bangladesh il primo paese di destinazione delle rimesse che partono dall’Italia, con 873 milioni di euro. L’11,3% del totale. A seguire Pakistan e Filippine. Registrano un calo, invece, i flussi di denaro verso l’Europa dell’est: Romania, Ucraìna e Moldavia hanno tutti un segno meno rispetto al 2020 che invece aveva visto un aumento.
A incidere, probabilmente in questo caso, la riapertura delle frontiere che ha dato a molte persone la possibilità di far rientro a casa dopo l’anno del lockdown. Al quinto e sesto posto due paesi africani: Marocco (+25,3%) e Senegal (+17,3%).
Tra gli africani al 12° posto c’è la Nigeria che ha fatto registrare un calo del 10,4% rispetto al 2020. Al 17° posto troviamo la Tunisia (+28,5%) seguita, al 19° posto, dal Mali (+37,4%).
Entrando nel dettaglio dei numeri, si osserva che in media ogni persona ha inviato in patria 125 euro al mese. Con delle nazionalità che si distinguono anche in questo caso: i valori massimi li registrano i cittadini e le cittadine del Bangladesh con 460 euro medi pro-capite; seguiti dal Senegal con 370 euro. Poi a seguire Pakistan, Filippine, Perù, Ecuador e India.
La regione italiana da cui partono più rimesse è la Lombardia. Da qui parte il 22,7% del totale dei flussi verso i paesi d’origine: 1,75 miliardi. Poi il Lazio (1,13 miliardi), Emilia Romagna, Veneto e Toscana, tutte regioni da cui sono stati inviati lo scorso anno oltre 600 milioni di euro. Tra le città è in testa la capitale.