Ruto saluta i 400 poliziotti kenyani che partiranno per Haiti - Nigrizia
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È il primo gruppo della tanto attesa missione multinazionale di sicurezza sostenuta dall'Onu
Ruto saluta i 400 poliziotti kenyani che partiranno per Haiti
Il presidente agli agenti: «Iniziativa urgente e storica»
25 Giugno 2024
Articolo di Redazione
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Ruto alla cerimonia di invio della missione. Foto dal profilo X del presidente kenyano

Intervenendo presso il National Police College, Embakasi Campus a Nairobi, il presidente kenyano William Ruto ha dato il suo saluto nella cerimonia d’invio del primo contingente di 400 unità di peacekeeper che giungeranno ad Haiti in settimana. «Questa missione è tra le più urgenti, importanti e storiche nella storia della solidarietà globale», ha esordito il presidente.

L’operazione avviene in risposta a un’iniziativa sostenuta dalle Nazioni Unite e finanziata per lo più dagli Stati Uniti. A questo primo gruppo – secondo il piano prestabilito – seguiranno altri 600 unità per completare il contributo di 1.000 poliziotti keniani che si uniranno alle forze di pace di altri paesi per giungere a un totale di 2000 unità nell’isola caraibica. A oggi, almeno altri sette governi hanno notificato l’intenzione di contribuire alla missione alla Segreteria generale delle’Onu: Bahamas, Bangladesh, Barbados, Belize, Benin, Ciad e Giamaica. 

«La vostra missione – ha aggiunto Ruto – è finalizzata ad affermare i valori universali della comunità delle nazioni; un mandato che si pone a favore dell’umanità». L’operazione viene messa in atto dopo lunghi mesi di dibattito sulla modalità d’intervento nella spirale di violenza che ha reso Haiti preda di conquista tra decine di bande armate, giunte a ottenere con la violenza il controllo su gran parte del territorio haitiano.

Il messaggio di Ruto 

Durante l’evento Ruto ha consegnato ai protagonisti della missione di pace la bandiera del Kenya. Alla cerimonia hanno preso parte anche  il segretario di gabinetto degli interni Kithure Kindiki, il consigliere per la sicurezza nazionale Monica Juma, l’ispettore generale Japeth Koome e i vice ispettori generali della polizia Douglas Kanja e Noor Gabow.

Sottolineando che il popolo di Haiti è stato il primo a liberare la propria terra dalla schiavitù e dal colonialismo, il presidente ha aggiunto: «Come paese, rispettiamo lo stato di diritto, la libertà e la democrazia. Questo è il motivo per cui auspichiamo che siate di aiuto al popolo haitiano nel raggiungere questi stessi valori che sono stati calpestati dalle bande criminali».

A conclusione del suo intervento, Ruto ha riferito che il Consiglio presidenziale di transizione di Haiti e il Primo Ministro provvisorio Garry Conille hanno condiviso con lui la speranza che gli ufficiali keniani permettano alla polizia haitiana di ripristinare la sicurezza della popolazione, necessaria per portare avanti la ricostruzione del proprio paese. L’esecutivo ad interim di Port-au-Prince, dal canto suo, si è preparato ad accogliere gli agenti kenyani nominando un nuovo capo della polizia nazionale. Rameau Normil, già guida del corpo di sicurezza nel biennio 2019-2020, è stato selezionato dai vertici del governo, che nei prossimi giorni lo incontreranno per stabilire una roadmap di azioni nell’ottica di riportare il territorio haitiano nella legalità. 

L’inizio della missione della polizia kenyana ad Haiti arriva in realtà in un momento delicato anche per il Kenya e in modo particolare per i suoi corpi di sicurezza. Gli agenti sono infatti accusati di reprimere con la violenza la mobilitazione in corso nel paese contro una legge di riforma fiscale. 

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