Tre anni, e ancora la sanatoria del 2020, la cosiddetta sanatoria Bellanova, dal nome della ministra dell’agricoltura di allora, non è neanche a metà via.
Su oltre 220mila domande presentate al termine ultimo della chiusura, i primi di agosto del 2021, le pratiche per la regolarizzazione straordinaria delle cittadine e cittadini stranieri arrivate a chiudersi sono il 37,7% del totale. 83.032 i permessi rilasciati al 19 ottobre scorso.
A denunciare, ancora una volta, è la campagna Ero straniero, che da tempo sul suo sito pubblica l’aggiornamento sull’attuazione della sanatoria partita nel maggio 2020. E che ieri ha deciso di inviare una lettera al ministro dell’interno Matteo Piantedosi, affinché intervenga per portare a termine una sospensione di vite che dura da tre anni.
Meno di un quarto delle richieste è giunto a buon fine, centinaia di pratiche giacciono ancora inevase in questure e prefetture, bloccando la vita di decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori che non riescono a emergere nella loro posizione lavorativa che di fatto è attestata ma continua a rimanere sommersa, precaria, per una mancanza amministrativa imputabile solo ed esclusivamente allo stato italiano.
«Continuano ad arrivare notizie sconfortanti dal ministero dell’interno circa la definizione delle circa 220mila domande complessive, presentate oltre due anni fa. Alla luce di questi tempi lunghissimi, condannati anche dal consiglio di Stato nel maggio scorso, pare sempre più incredibile il trattamento riservato a decine di migliaia di persone straniere in tali uffici, perennemente sotto organico e impreparati ad affrontare un carico di lavoro così gravoso».