Seicelle: non si ferma l'epidemia da eroina - Nigrizia
Politica e Società Seicelle
Secondo recenti dati, risulta essere il paese con il più alto consumo pro capite di eroina al mondo
Seicelle: non si ferma l’epidemia da eroina
Un sondaggio da Afrobarometer testimonia di come la popolazione la considera la seconda principale sfida nazionale
08 Luglio 2024
Articolo di Redazione
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Foto di Jonathan Gonzalez

Sembra un paradiso terrestre, invece è il paese con il più alto tasso di consumo di eroina al mondo, rapportato alla sua popolazione. Le Seicelle, arcipelago situato nell’Oceano Indiano, sono da anni considerate un modello di successo tra gli stati africani. In cima a tutte le classifiche del continente, per stabilità, libertà di stampa, economia, istruzione… Eppure si trovano attraversate da questo fenomeno preoccupante, che le attribuisce il record globale di maggiore consumo nazionale di eroina pro capite. Nel 2019, il numero di utenti di eroina alle Seicelle è salito a circa 5.000-6.000 persone, rappresentando quasi il 10% della popolazione in età lavorativa. Con un costante aumento anche del consumo delle altre sostanze stupefacenti. Non sorprende dunque che un nuovo sondaggio di Afrobarometer riporti come il contrasto al consumo di droghe venga considerato il secondo problema più urgente all’interno del paese, secondo solo alla gestione dell’economia. Una prova della solidità dell’apparato statale si può trovare in un altro dato, quello secondo cui il 55% dei partecipanti al sondaggio ritiene comunque che il governo stia facendo un buon lavoro in questa direzione, anche se la società rimane divisa su come procedere. Mentre il 37% degli intervistati ritiene che intensificare la lotta al traffico di droga sia la strategia più efficace, il 28% preferirebbe pene più severe per chi ne fa uso.

Non si tratta solo di una carenza da parte dello stato: le Seicelle hanno effettivamente implementato leggi severe e programmi di riabilitazione, ma la posizione geografica del paese lo rende vulnerabile al traffico di droga. E la corruzione legata al narcotraffico rappresenta un ulteriore ostacolo. 

Il problema non è solo delle Seicelle. Tutto il continente africano sta registrando, negli ultimi anni, una crescita costante dei traffici e del consumo di sostanze stupefacenti. Il Sahel è uno dei punti nevralgici in questo senso. Secondo un rapporto recentemente pubblicato dall’Ufficio della Nazioni Unite su droga e criminalità (Unoc), nei paesi saheliani nel 2022 c’è stato un aumento esponenziale del mercato di cocaina e di oppioidi farmaceutici. Basti pensare che i sequestri di cocaina tra Mali, Ciad, Burkina Faso e Niger sono balzati da una media di 13 kg nel periodo 2015-2020, a ben 1.466 kg nel solo 2022. 

Sempre nel 2022, le autorità di Dakar (Senegal) avevano sequestrato 300 kg di cocaina in un camion ispezionato al confine con il Mali. Il carico più imponente, tuttavia, è stato sequestrato nel novembre 2023, quando la marina senegalese confiscò quasi tre tonnellate di cocaina nascoste in una nave al largo delle coste del Senegal. Sono dati davvero impressionanti: nella sola Mauritania, a metà dello scorso anno erano state sequestrate 2,3 tonnellate di cocaina, e in aprile 2024 le autorità del Senegal hanno annunciato di aver sequestrato 1.137 kg della stessa droga per un valore record di 146 milioni di dollari. Il carico era nascosto in un altro camion bloccato al confine con il Mali. Un argomento a cui Nigrizia aveva dedicato la Bussola nel marzo 2023. 

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