Senegal: Pastef sbriciola gli avversari alle legislative - Nigrizia
Politica e Società Senegal
Il partito del duo Faye-Sonko sbanca al voto, ottenendo più dell'80% dei voti. Fallimento totale dell’operazione ‘’comeback'' di Macky Sall. Per lui e il resto dell'opposizione, solo una manciata di seggi
Senegal: Pastef sbriciola gli avversari alle legislative
22 Novembre 2024
Articolo di Roberto Valussi
Tempo di lettura 3 minuti
Il presidente della Repubblica del Senegal e vice-leader del partito Pastef in una conferenza stampa dell'aprile 2024 - Credit: Wikimedia Commons

La vittoria del partito al governo Pastef alle elezioni legislative anticipate era ampiamente prevista. Ma non in questi termini. Come riportato qualche giorno fa in un’approfondimento pre-elettorale, la maggior parte degli analisti si chiedeva se Pastef avrebbe ottenuto una maggioranza relativa o assoluta. Ha finito per conquistare quella qualificata, che gli permette addirittura di modificare la costituzione, senza dover passare per un referendum. 

Vittoria schiacchiante

Partiamo dai dati di base. Ieri, la Commissione elettorale senegalese ha annunciato i risultati provvisori (che si prevede saranno simili a quelli definitivi): Pastef ha ottenuto circa l’82% dei voti, che gli valgono 136 seggi sui 165 dell’Assemblea nazionale. La coalizione d’opposizione guidata dall’ex-Presidente Macky Sall si deve accontentare di 16 seggi. Amadou Ba, ex-primo ministro di Sall e suo delfino alle elezioni presidenziali del marzo scorso (in cui aveva ottenuto il 36% dei voti), ha portato a casa 7 seggi. Ai rimanenti partiti e coalizioni, ne spettano 6.

Coalizione stracciate

Il risultato di Pastef appare ancora più notevole, se paragonato con quanto avvenuto alle precedenti elezioni legislative, di soli due anni fa. Allora aveva ottenuto 24 seggi, all’interno di una coalizione che sfiorava la maggioranza assoluta. Il partito di Macky Sall, l’Alliance pour la République (Apr) primeggiava con 61 seggi al centro della coalizione di governo, la Benno Bokk Yaakaar (BBY)

Inoltre vale la pena sottolineare che Pastef si è presentata da sola a questa tornata elettorale. Una scelta divenuta inusuale in Senegal; l’ultimo partito a farlo era stato quello socialista nel 1988.

Sall da mettere in soffitta…

Se i chiari vincitori sono i due leader di Pastef, ovvero il Presidente della repubblica Bassirou Diomaye Faye e il Primo ministro Ousmane Sonko, è altrettanto evidente chi sia il grande sconfitto: Macky Sall. Il suo ritorno nell’arena politica doveva galvanizzare la base elettorale dell’Apr, perno della neonata coalizione Takku Wall Senegal. Ora ci si chiede se la presenza salliana non abbia contribuito alla debacle. È una domanda legittima, vista la clamorosa sconfitta nel braccio di ferro contro Sonko dell’ultimo anno, culminata nella perdita rovinosa di BBY alle elezioni presidenziali del marzo scorso.

Ma non solo. Sall è stato forse sanzionato dagli elettori per esser venuto meno alla sua promessa di ritiro dall’agone politico nazionale. Dopo il k.o. di marzo, si era consegnato alla placida vita da ex-Presidente della repubblica, solo per tornare nella mischia già ad ottobre. 

Infine, non gli ha giovato il condurre una campagna elettorale a distanza, dal Marocco, dove si era trasferito post-batosta alle presidenziali. 

Ora potrebbe far meglio a restarci.

 …o in galera

Sonko aveva dichiarato in campagna elettorale che in caso di ottenimento di una maggioranza qualificata, avrebbe eliminato la legge di amnistia sui reati politici legati alle proteste antigovernative del 2021-2024. Il fine è quello di mettere davanti un tribunale i responsabili dei circa 60 morti di quel periodo. E il capo del governo allora era Sall.

Per Pastef, ora il compito di portare avanti il suo ambizioso piano di governo in libertà, quantomeno senza freni dall’Assemblea Nazionale. A partire dall’approvazione della legge finanziaria per il 2025, prevista per dicembre.  

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