“Si fermi la guerra in Ucraina e parta un vero processo di pace” - Nigrizia
Conflitti e Terrorismo Pace e Diritti
Presa di posizione della Rete italiana pace e disarmo
“Si fermi la guerra in Ucraina e parta un vero processo di pace”
In vista della mobilitazione sabato 26 febbraio a Roma, la Rete pace e disarmo ha elaborato un documento che possa servire come base di riflessione per la società civile. Fanno parte della Rete decine di associazioni tra cui Acli, Arci, Archivio Disarmo, Agesci, Movimento nonviolento, Conferenza degli istituti missionari italiani, Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Pax Christi, Gruppo Abele. Di seguito il comunicato
24 Febbraio 2022
Articolo di Comunicato
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Ucraina: la nuova opera della street artist Laika sulla crisi con la Russia (Credit: Ansa)

La Rete italiana pace e disarmo (Ripd) esprime una condanna ferma dell’aggressione militare russa e richiesta di uno stop immediato delle ostilità: il primo obiettivo deve essere la protezione umanitaria dei civili. Necessarie poi iniziative di demilitarizzazione e disarmo, in particolare nucleare.

La Rete italiana pace e disarmo chiede alle proprie organizzazioni di partecipare alle iniziative di mobilitazione già convocate in tutta Italia e invita in particolare alla mobilitazione prevista a Roma in Piazza SS. Apostoli alle 11 di sabato 26 febbraio

La Ripd le sue organizzazioni condannano in modo fermo l’invasione militare iniziata da questa notte in Ucraina da parte della Federazione Russa. Ancora una volta si sceglie la follia della guerra, i cui impatti più devastanti ricadranno sui civili e le popolazioni inermi, per colpa di sete di potere, di rivendicazioni nazionaliste, di interessi particolari soprattutto legati al profitto armato.

La nostra Rete esprime la massima solidarietà alle popolazioni coinvolte e sostiene tutti gli sforzi della società civile pacifista in Ucraina e Russia per arrivare ad una cessazione immediata delle ostilità e poi intraprendere una strada di vera Pace e riconciliazione.

Alle Istituzioni internazionali, in particolare all’Italia e all’Unione europea, chiediamo di:

  • Prodigarsi per una cessazione degli scontri con tutti i mezzi della diplomazia e della pressione internazionale, con principi di neutralità attiva ed evitando qualsiasi pensiero di avventure militari insensate.
  • Chiedere alla Russia il ritiro delle proprie forze militari da tutto il territorio ucraino e la revoca immediata del riconoscimento dell’indipendenza delle Repubbliche del Donbass.
  • Attivarsi per garantire un passaggio sicuro alle agenzie internazionali e alle organizzazioni non governative al fine di garantire assistenza umanitaria alla popolazione coinvolta dal conflitto.
  • Chiedere il riconoscimento da parte dell’Ucraina dell’autonomia del Donbass prevista dagli accordi di Minsk ma mai attuata, il rispetto della popolazione russofona, la cessazione dei bombardamenti in Donbass, lo scioglimento delle milizie di matrice nazista.
  • Una volta arrivati al cessate il fuoco prodigarsi per una conseguente de-escalation della crisi nel pieno rispetto del diritto internazionale, affidando alle Nazioni Unite il compito di gestire e risolvere i conflitti tra Stati con gli strumenti della diplomazia, del dialogo, della cooperazione, del diritto internazionale.
  • Cessare qualsiasi tipo di ingerenza indebita nella vita interna dell’Ucraina.
  • Favorire l’avvio di trattative per un sistema di reciproca sicurezza che garantisca sia l’Ue che la Federazione Russa.

Una volta cessati gli scontri la soluzione per una vera strada di Pace non potrà comunque essere il militarismo, ma dovrà partire dal coinvolgimento democratico e da scelte forti di demilitarizzazione e disarmo. In queste ore la Rete italiana pace e disarmo ha elaborato analisi e proposte concrete che mette disposizione di tutta la società civile in un Documento che possa servire come base di riflessione e di pace che vada oltre l’emergenza. In particolare nel conflitto in Ucraina si evidenzia il grave pericolo di utilizzo delle armi nucleari, con conseguenze che sarebbero devastanti per tutto il mondo.

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