Si intensifica l’offensiva militare contro al-Shabaab lanciata lo scorso agosto nel centro e nel sud del paese.
Negli ultimi mesi l’esercito, affiancato localmente dalla milizia clanica Moawisley e, più di recente, dalla Forza di sicurezza del Puntland, ha sottratto ai qaidisti ampie porzioni di territorio, uccidendo centinaia di combattenti, tra cui anche alcuni leader.
L’ultima vittoria per il governo del presidente Hassan Mohamud è la riconquista di due città strategiche a pochi chilometri dall’Oceano Indiano, da oltre un decennio roccaforti di al-Shabaab.
Il 16 gennaio il ministro della difesa Abdulkadir Mohamed Nur ha annunciato l’ingresso dell’esercito nazionale nella città portuale di Harardhere e nella vicina città di Galcad, nello stato centrale di Galmudug, strategiche anche perché centro dei commerci illeciti che in parte sostengono il movimento terrorista. Si tratta, ha detto Nur, di una delle vittorie più significative e «presto saranno liberate anche le restanti città».
Sempre nel Galmudug, le forze governative mirano ora infatti alla riconquista di un’altra roccaforte di al-Shabaab, il distretto di Eelbur, più a nord, nella regione di Galgadud.
Nel frattempo il governo agisce anche su altri fronti, nel tentativo di bloccare i finanziamenti del movimento. Pochi giorni fa il ministro delle finanze, Elmi Mahmoud Nour, ha annunciato il congelamento di 250 conti bancari e 70 aziende di trasferimento mobile di denaro appartenenti ad al-Shabaab.
Alle sconfitte subite al-Shabaab, che non dispone di un esercito organizzato, risponde con attentati contro obiettivi istituzionali, come accaduto lo scorso agosto e novembre a Mogadiscio, civili e militari. Nei giorni precedenti alla conquista di Harardhere ci sono stati tre attentati a Bulobarde, nella regione di Hiiran, nel villaggio di Jalalaqsi, poco più a sud, e contro una base militare nel distretto di Halgan, che hanno fatto complessivamente una trentina di morti.
La lotta contro i terroristi è sostenuta anche dagli Stati Uniti che supportano l’esercito nazionale con addestramento e operazioni mirate. Ma anche con consistenti offerte in denaro per la cattura dei leader, come i 10 milioni di dollari di ricompensa per informazioni su Mohammud Abdi Aden e Maalim Ayman, leader dell’ala militare di al-Shabaab in Kenya.