Somalia: la missione ATMIS sostituita da una nuova forza dell’UA
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La Missione di supporto e stabilizzazione dell'Unione Africana (AUSSOM) sarà dispiegata da gennaio 2025
Somalia: la missione ATMIS sostituita da una nuova forza dell’UA
08 Agosto 2024
Articolo di Redazione
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Truppe di ATMIS lasciano la Somalia

Dal 1° gennaio 2025 la missione Missione di transizione dell’Unione Africana in Somalia (ATMIS), che deve completare il suo ritiro dal paese entro la fine di quest’anno, sarà sostituita da una nuova forza, chiamata Missione di supporto e stabilizzazione dell’Unione Africana in Somalia (AUSSOM).

Lo ha stabilito ieri il Consiglio per la pace e la sicurezza dell’UA. La nuova forza, dispiegata, come la precedente, a sostegno dell’ancora fragile esercito somalo impegnato nell’annosa lotta contro i terroristi di matrice qaidista al-Shabaab, vedrà impegnate le truppe di un numero ancora da definire di paesi africani.

Tra quelli che hanno già segnalato l’intenzione di farne parte, riporta il comunicato del Consiglio, c’è Gibuti assieme all’Uganda, che ha avuto truppe nella nazione del Corno d’Africa dal 2007, e l’Egitto, saldo alleato di Mogadiscio che invierà i suoi soldati nel paese per la prima volta.

Ancora da decidere invece la presenza di Burundi, Kenya ed Etiopia, che hanno avuto personale in uniforme in Somalia per oltre un decennio. I rapporti tra Mogadiscio e Addis Abeba, in particolare, sono ai minimi storici dall’inizio dell’anno a causa di un accordo siglato da quest’ultima con lo stato separatista somalo del Somaliland.

Il nodo da sciogliere sarà ora quello del completamento del ritiro di ATMIS e del subitaneo dispiegamento di AUSSOM, in modo da evitare vuoti di sicurezza.

L’uscita di ATMIS dalla Somalia è stata ritardata dall’intervento del governo, che ha chiesto di far slittare il ritiro di 2mila soldati dei 4mila che avrebbero dovuto lasciare la missione alla fine della terza fase del ritiro, il 30 giugno. Una richiesta accolta dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che ha concesso tempo fino al 12 agosto per il completamento della terza fase.

Altro tasto dolente sono i finanziamenti, che già con ATMIS arrivavano col contagocce. Su questo punto il Consiglio per la pace e la sicurezza dell’UA ha chiesto alla Commissione UA di fare pressione sull’ONU, l’Unione Europea, i partner strategici e i donatori, per garantire finanziamenti adeguati e certi alla nuova missione, assieme ad altre forme di sostegno.

Il Consiglio ha quindi chiesto che entro settembre venga redatto un rapporto dettagli le potenziali fonti aggiuntive di aiuti per colmare le lacune finanziarie ed evitare che queste possano impattare sulle operazioni e l’efficacia di AUSSOM nel contrasto ad al-Shabaab.

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