Il Sudafrica era alla ricerca di una scappatoia legale per ospitare il presidente russo Vladimir Putin all’incontro dei Brics ((Brasile, Russia, India, Cina, oltre al Sudafrica) di agosto. E pare l’abbia trovata.
Il governo ha infatti annunciato l’immunità diplomatica per i funzionari stranieri che parteciperanno al vertice di agosto a Pretoria, aprendo potenzialmente le porte alla partecipazione del presidente russo Putin, sul quale pende da marzo un mandato di cattura internazionale spiccato dalla Corte penale internazionale.
Secondo quanto riportato dal quotidiano sudafricano Daily Maverick, è stato emesso un avviso sulla Gazzetta ufficiale da parte della ministra per le relazioni internazionali e la cooperazione, Naledi Pandor, affinché la legge sull’immunità diplomatica e i privilegi venga concessa a tutti i funzionari internazionali che parteciperanno agli eventi legati ai Brics nel paese. Non solo: anche ai funzionari che parteciperanno alla riunione dei ministri degli esteri del gruppo, al via a Pretoria giovedì prossimo.
L’avviso, si precisa, è in linea con la legge sulle immunità e sui privilegi diplomatici, che stabilisce che l’immunità viene concessa a funzionari ed esperti delle Nazioni Unite, di qualsiasi agenzia o organizzazione specializzata e ai rappresentanti di qualsiasi stato che partecipino a una conferenza o riunione internazionale convocata in Sudafrica.
L’avviso, firmato il 19 maggio e pubblicato 10 giorni dopo, afferma che agli ospiti “ingombranti” saranno concesse le immunità e i privilegi previsti dalla sezione 6(1)(a) della legge.
Avviso di “routine”
Secondo il portavoce del dipartimento sudafricano per la Relazioni internazionali e la cooperazione, Clayson Monyela, l’avviso della ministra Pandora è “di routine” e viene emesso ogni volta che si svolge un incontro internazionale simile in Sudafrica.
In qualità di firmatario dello Statuto di Roma della Cpi, il Sudafrica dovrebbe far rispettare il mandato per crimini di guerra e arrestare Putin se il presidente russo entrasse in territorio sudafricano. Ieri, tuttavia, le Forze di difesa sudafricane (Sandf) hanno dichiarato esplicitamente che non lo arresterà se dovesse partecipare al vertice, affermando di non avere il potere di farlo.
In dichiarazioni citate dai media locali, il capo dell’esercito Rudzani Maphwanywa ha detto di riconoscere il mandato della Cpi ma ha sottolineato che l’esercito opera nel quadro del diritto internazionale e rispetta quindi le immunità diplomatiche.
Richiamo alle Convenzioni Onu
La legge stabilisce che le immunità «sono specificamente previste dalla Convenzione sui privilegi e le immunità delle Nazioni Unite, 1946, e dalla Convenzione sui privilegi e le immunità delle agenzie specializzate, 1947, a seconda dei casi, per quanto riguarda la partecipazione a conferenze e riunioni».
Si tratta di una «immunità dall’arresto o dalla detenzione personale e dal sequestro del loro bagaglio personale e l’immunità da processo, per le parole pronunciate o scritte e per tutti gli atti compiuti da loro in qualità di rappresentanti».
Le opposizioni scandalizzate
Il leader dell’opposizione John Steenhuisen ha presentato un’istanza per ottenere un ordine urgente al governo di arrestare Putin nel caso in cui la Corte penale internazionale chieda al Sudafrica di arrestarlo se dovesse mettere piede nel paese, come riporta il Daily Maverick.
Steenhuisen chiede un’ordinanza che confermi che il direttore generale della giustizia, una volta ricevuta la richiesta della Cpi di arrestare e consegnare Putin, deve trasmettere quel mandato a un magistrato.
La scappatoia: l’art. 98
La scappatoia individuata dal governo per non arrestare Putin risiederebbe nell’articolo 98 dello Statuto di Roma.
Mentre l’articolo 27 stabilisce che anche i capi di stato in carica non sono immuni da procedimenti giudiziari da parte della Cpi, l’articolo 98 sembra fornire un’eccezione a questa regola generale. Al paragrafo 1, recita: «La Corte non può procedere con una richiesta di consegna o di assistenza che richieda allo stato richiesto [in questo caso il Sudafrica] di agire in contrasto con i suoi obblighi di diritto internazionale rispetto all’immunità statale o diplomatica di una persona … di uno stato terzo, [in questo caso Putin e Russia] a meno che la Corte non possa prima ottenere la cooperazione di tale stato terzo per la revoca dell’immunità». A prima vista, questo articolo sembra suggerire che la Cpi non possa chiedere a Pretoria di arrestare e consegnare Putin a meno che la Russia non accetti di rinunciare all’immunità di Putin dal processo, cosa che Mosca ovviamente non farà.