Il governo del Sudan ha dichiarato ieri persona non grata Volker Perthes, capo della Missione integrata delle Nazioni Unite per l’assistenza alla transizione in Sudan (Unitams), operativa dal giugno del 2020.

Significa che l’emissario Onu, che ieri si trovava ad Addis Abeba per una missione diplomatica, non potrà recarsi in Sudan e svolgervi il suo compito.

Il provvedimento non giunge inaspettato. Già da tempo il capo dell’esercito sudanese e alla testa del governo di transizione, il generale Abdel Fattah al-Burhan, aveva chiesto la destituzione di Perthes, ritenendolo responsabile della guerra che da metà aprile contrappone l’esercito alle milizie del generale Hamdan Dagalo, detto Hemeti.

Secondo al-Burhan, l’emissario dell’Onu avrebbe «dissimulato» nei sui rapporti la gravità della situazione del paese. «Senza queste menzogne, il generale Dagalo non avrebbe lanciato le sue azioni militari», ha sostenuto al-Burhan.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, aveva ribadito «la piena fiducia» in Volker Perthes. Tuttavia all’inizio di giugno il Consiglio di sicurezza ha prolungato di solo 6 mesi l’Unitams, che fino ad ora era stata rinnovata con cadenza annuale.