Sudan: le Rsf avanzano e prendono Singa, nel sud-est - Nigrizia
Conflitti e Terrorismo Politica e Società Sudan
Le aree sotto il controllo degli uomini di Hemeti continuano ad aumentare
Sudan: le Rsf avanzano e prendono Singa, nel sud-est
L'avanzata verso sud-est preoccupa, è la regione della capitale de facto dell'esercito, Port Sudan
01 Luglio 2024
Articolo di Redazione
Tempo di lettura 2 minuti
Foto dal profilo Flicr United Nations Photo

Singa, capoluogo dello stato meridionale di Sennar, sarebbe l’ultima città del Sudan in ordine di tempo a cadere sotto il controllo delle Forze di Supporto Rapido (RSF) al comando di Mohamed Hamdan Dagalo detto Hemeti. Così hanno affermato gli stessi miliziani sui social media ma conferme a media internazionali sono arrivate anche da residenti della città, 1.2 milioni di abitanti a meno di 200 chilometri dai confini con Sud Sudan ed Etiopia. L’offensiva delle Rsf è da collocarsi nel conflitto civile scoppiato nell’aprile 2023 fra la milizia di Hemeti e l’esercito regolare, agli ordini del generale Abdelfattah al-Burhan, presidente de facto del paese.

Sono diverse i fatti che lasciano pensare che l’Rsf stia procedendo in modo sempre più deciso in più parti del Sudan. La conquista di Singa arriva mentre la milizia continua ad assediare da settimane la città di el-Fasher, capoluogo del nord Darfur. Tornando alla situazione a Singa,  alcuni testimoni hanno dichiarato di aver assistito a scontri nelle strade della località,  dove regnava il panico e da cui già in migliaia sarebbero fuggiti. Sempre secondo queste testimonianze,  aerei dell’esercito regolare hanno sorvolato l’area e i paramilitari di Hemetti hanno riposto con fuoco antiaereo.

Paese diviso e distrutto 

Il conflitto sudanese ha già provocato decine di migliaia di vittime e la fuga di milioni di persone, innescando una delle peggiori crisi umanitarie al mondo. Lo stesso stato di Sennar, che collega il Sudan centrale al sud-est ancora in mano all’esercito, ospita già oltre un milione di sfollati. Le RSF, peraltro, controllano già molti territori: oltre a gran parte della capitale Khartoum, lo stato di al-Gezira nel centro del paese, la vasta regione occidentale del Darfur e a sud gran parte della regione del Kordofan.

I tentativi di allargamento verso il sud-ovest potrebbero significare che l’esercito di Hemetti intende minacciare la stessa Port Sudan, sul Mar Rosso, città nella quale hanno ora sede l’esercito di Burhan, il governo e le agenzie delle Nazioni Unite. Un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato la settimana scorsa afferma che quasi 26 milioni di persone sulle 48 milioni che abitano il Sudan devastato dalla guerra si trovano ad affrontare alti livelli di “acuta insicurezza alimentare”.

Copyright © Nigrizia - Per la riproduzione integrale o parziale di questo articolo contattare previamente la redazione: redazione@nigrizia.it