Dopo la censura imposta dal ministro dell’istruzione della Tanzania Adolf Mkenda, della saga dell’autore americano Jeff Kinney Diario di una schiappa, una nuova direttiva si abbatte sulle scuole e sulle famiglie.
Lyabwene Mtahabwa, Commissaria tanzaniana per l’educazione, ha dichiarato che entro la fine di marzo verranno aboliti nel paese i convitti scolastici per gli asili nido e la scuola materna (Standard One), con l’eccezione di speciali permessi da parte del commissariato stesso, su richiesta inoltrata da eventuali richiedenti.
«Si è scoperto che in alcune scuole i bambini vengono trattenuti nei convitti diurni dalla scuola d’infanzia fino alla quarta elementare» ha detto la commissaria.
La motivazione per la decisione è che tenere a scuola per lungo tempo gli studenti li priva della necessità che crescano nel contesto della famiglia, seguiti dai genitori o da altri famigliari che si prendono cura di loro.
Mtahabwa ha anche ribadito che, in base ad una circolare del 2007, continuano ad essere proibiti anche i campi extrascolastici organizzati durante la chiusura delle scuole: «Dalla ricerca compiuta – ha dichiarato la commissaria – molte scuole puntano a far superare gli esami agli studenti usando il tempo delle vacanze per organizzare illegalmente convitti e campi accademici che mettono a rischio la salute e la sicurezza dei bambini, forzandoli anche a condividere i dormitori».
Il ministero dell’educazione ha infine informato che saranno condotti controlli in base ai quali ogni scuola che violi le direttive verrà sottoposta a misure disciplinari e legali, inclusa la cancellazione dai registri delle strutture educative.
Per molte famiglie meno abbienti e per tante ragazze madri in Tanzania come in gran parte del continente, però, i collegi per i figli più piccoli rappresentano un sostegno non secondario, in grado di fornire almeno un pasto ai bambini, permettendo ai genitori di occuparsi del sostentamento quotidiano di tutta la famiglia.