Per la prima volta dopo 20 anni un film tanzaniano è selezionato come candidato ufficiale ai 95° Academy Awards (premio Oscar), nella categoria miglior film internazionale.
Il dramma romantico di Amil Shivji, Tug of War (Vuta N’Kuvute, Tiro alla fune in kiswahili, lingua originale dell’opera), è basato su una sceneggiatura di Shivji e Jenna Cato Bass, adattamento del romanzo swahili di Shafi Adam Shafi, e racconta la storia di una giovane indo-zanzibarina in fuga da un opprimente matrimonio combinato, e della sua love story con un giovane rivoluzionario, sulla scia di una rivolta politica negli ultimi giorni del dominio imperiale britannico.
È il secondo lungometraggio di Shivji, dopo T-Junction del 2017, presentato in anteprima allo Zanzibar International Film Festival (Ziff).
“Anche se questi sono piccoli passi, il futuro del cinema della Tanzania è finalmente nelle nostre mani. Un’ondata di cineasti swahili cresce ogni giorno con orgoglio, intelletto e audacia”, ha scritto su Instagram Amil Shivji, co-produttore del film per la tanzaniana Kijiweni Productions, assieme a Steven Markovitz per la sudafricana Big World Cinema.
Markovitz è conosciuto per aver prodotto Rafiki, acclamato film kenyano diretto da Wanuri Kahiu, selezionato a Cannes nel 2018 nella sezione ‘Un Certain Regard’.
Nel 2021 Vuta N’Kuvute era stato presentato in anteprima mondiale nella sezione Discovery del Toronto International Film Festival (Tiff), diventando il primo film tanzaniano mai selezionato per il festival canadese.
Per quanto riguarda il premio Oscar, l’unico altro lungometraggio tanzaniano partecipante è stato Maangamizi: The Ancient One, nel 2002.