Per far fronte all’epidemia di Covid-19 il Togo ha creato un Fondo di solidarietà e ha speso nel 2020 165 milioni di euro, grazie anche al sostegno finanziario di Unione europea, Fondo monetario internazionale e Banca mondiale.

Ora un rapporto della Corte dei conti rileva che il ministero del commercio avrebbe speso 13 milioni di euro per l’acquisto di oltre 30mila tonnellate di riso, ma nessuna documentazione comprova questa spesa. La domanda è: dove sono finiti questi soldi?

Ad oggi il governo non ha commentato il rapporto che è comunque finito sulle prime pagine dei giornali e ha visto la presa di posizione di alcune personalità dell’opposizione, che chiedono al presidente di «agire». Non toccherebbe al presidente agire, semmai alla magistratura che dovrebbe aprire un’inchiesta e andare a verificare quanto messo nero su bianco dalla Corte dei conti.

Inoltre va ricordato che il presidente si chiama Faure Gnassingbé ed è stato assunto nel cielo del potere nel 2005, dopo la morte del padre Gnassingbé Eyadéma che aveva esercitato un potere monocratico per 38 anni.

Sulle orme del padre, anche il figlio è stato rieletto nel corso di consultazioni farsa, contestate invano dalle opposizioni.