Tunisia: elezioni, per le opposizioni è una corsa a ostacoli - Nigrizia
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Un documento rilasciato dal ministero degli Interni è diventato uno strumento per escludere candidati oppositori al presidente Saied
Tunisia: elezioni, per le opposizioni è una corsa a ostacoli
E intanto si affaccia alla corsa elettorale anche il rapper K2rhym
30 Luglio 2024
Articolo di Mohamed Ali Belhaj
Tempo di lettura 4 minuti
Un elettore alle elezioni del 2011. Foto dal profilo Flickr del Parlamento europeo

In una dichiarazione a Assabah News, l’ex ministro dell’Educazione tunisino (2015-2017) Néji Jalloul ha confermato di non aver ancora ottenuto un documento obbligatorio per candidarsi alle elezioni presidenziali previste per il 6 ottobre. La stessa sorte sta toccando a Zouhair Meghzaoui, segretario generale del Movimento Popolare, un partito panarabo, secondo l’ultimo aggiornamento del giornale tunisino del 29 luglio.

Il documento che questi e altri candidati alle consultazioni di ottobre non riescono ad avere è il Certificato B3, un estratto del casellario giudiziario che viene rilasciato dal ministero degli Interni e i cui tempi di consegna sono a totale discrezione delle forze di polizia, come fanno notare alcuni cronisti locali. In teoria, l’attesa per il modulo non dovrebbe superare gli otto giorni.

Le dichiarazioni dei candidati Jalloul e Meghzaou hanno trovato un’implicita conferma nella testimonianza dell’ex giudice Mourad Massaoudi, che ha dichiarato di aver ottenuto il certificato richiesto prima di annunciare la sua candidatura. In un’intervista con il canale Zitouna TV, Massaoudi ha sottolineato come il non aver annunciato la candidatura lo ha facilitato nell’ottenere i documenti, che possono essere difficili da avere a causa di possibili manovre amministrative del regime.

La presentazione del certificato B3 è una novità rispetto alle ultime elezioni presidenziali del 2019, quando essere in possesso del documento non era conditio sine qua non per partecipare al voto. Queste complicazioni amministrative si aggiungono ai recenti arresti di potenziali candidati oppositori del presidente Kais Saied. Il contesto lascia immaginare dunque che anche l’emissione del documento B3 possa essere strumentalizzato politicamente e usata per sbarrare alla strada alle candidature contrarie al presidente.

Sempre più limitazioni 

L’Alta autorità indipendente per le elezioni (ISIE), ha stabilito il periodo di presentazione delle candidature dal 29 luglio al 6 agosto. L’11 agosto verranno poi annunciati i nomi di coloro che sono state accettate in via preliminare.  

La stessa commissione poi, ha segnalato altre modifiche delle procedure di iscrizione al voto, oltre al già citato B3: aumenta infatti l’età minima per potersi candidare, che passa dell’età da 35 a 40 anni, mentre vengono estromessi coloro che hanno doppia cittadinanza. A candidarsi potranno essere solo politici che hanno esclusivamente la cittadinanza del paese nordafricano, con due nonni tunisini.

Dalla parte di Saied

Nel frattempo, si muove anche il campo che supporta Saied.  Il partito politico Corrente Popolare ha annunciato il suo sostegno alla candidatura del capo dello stato. Questo partito nazionalista arabo ha sostenuto Saied fin ad quando quest’ultimo, il 25 luglio 2021, ha iniziato a smantellare il sistema istituzionale figlio della Costituzione del 2014 e far virare la Tunisia verso un sostanziale regime di presidenzialismo autoritario.

Corrente Popolare ha sottolineato l’importanza di proseguire con il progetto di «liberazione nazionale» avviato da Saied, indicando il suo impegno nel supportare le politiche del presidente nonché la sua visione per il paese, che è in linea con i loro ideali.

Un rapper alla presidenza?

In un video pubblicato sui suoi canali social, il rapper e uomo d’affari tunisino Karim Gharbi, noto con il suo nome d’arte “K2rhym”, ha annunciato la sua candidatura alla presidenza.

Denunciando lo stato di repressione e crisi economica che il suo paese sta attraversando, K2rhym ha affermato che «la situazione in Tunisia è diventata delicata e catastrofica a tutti i livelli».

Gharbi ha promesso ai tunisini un approccio innovativo dal punto di vista economico. Originario della Tunisia, è partito per la Francia all’età di 16 anni. Nel 2009, secondo la biografia sul suo sito ufficiale, ha vissuto un cambiamento significativo trasferendosi a Dubai e intraprendendo una carriera nel settore degli investimenti nel lusso.

Nel 2019, ha sposato Nesrine Ben Ali, figlia dell’ex presidente tunisino Zine El Abidine Ben Ali, rovesciato da un rivolta popolare nel 2011 dopo 24 anni alla guida del paese. I due però, a oggi sono separati. Gharbi è noto nel mondo anche per la canzone Oooh La La La La, realizzata per i Mondiali del 2018 insieme al calciatore brasiliano Ronaldinho e a sostegno delle squadre arabe.

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