Il 23 luglio, il parlamento della Tunisia ha approvato un disegno di legge che consentirà al paese di ricevere un prestito di 50 milioni di euro dall’Italia. Secondo il comunicato del parlamento, questo importo sarà restituito senza interessi entro 40 anni.
L’accordo di prestito rientra nell’attuazione di un memorandum d’intesa concluso dai governi dei due paesi il 16 giugno 2021, durante il mandato di Mario Draghi come premier, per la cooperazione allo sviluppo, in particolare per sostenere il settore energetico in Tunisia.
L’accordo principale per il prestito – parte di un pacchetto complessivo di 105 milioni di euro – è stato concordato il 17 aprile, su proposta della parte italiana, durante la visita del premier Meloni a Tunisi, in cui quest’ultima ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra i due paesi nel settore energetico.
Il finanziamento italiano per il paese nordafricano rafforza gli sforzi della Meloni per contenere i flussi migratori illegali, dopo che nel 2023 la Tunisia ha superato la Libia in termini di flussi migratori, con 98 mila migranti, partiti principalmente dal porto di Sfax, rispetto ai 52 mila migranti provenienti dalla Libia nello stesso anno.
Progetto Elmed
Tra i progetti energetici tra i due paesi c’è il progetto Elmed, grazie alla cooperazione tra Terna e la Société tunisienne de l’electricité et du gaz (Steg) che prevede la costruzione di un cavo sottomarino per l’interconnessione elettrica tra la Tunisia e l’Italia. Con una lunghezza di 200 chilometri, il cavo collegherà le reti elettriche dei due paesi attraverso il Mar Mediterraneo.
Con la sua approvazione quest’anno, il progetto prevede la costruzione di due stazioni di elettricità, una a Trapani (Sicilia) e una a Cap Bon (Tunisia). Questa interconnessione permetterà lo scambio di energia elettrica, facilitando l’importazione ed esportazione di elettricità tra le due regioni, africana ed europea.
L’ambasciatore italiano a Tunisi nel 2018 ha spiegato come dovrebbe avvenire l’interscambio previsto, suggerendo che nel breve termine la Tunisia importerà energia dall’Italia per far fronte all’aumento del consumo interno. Tuttavia, nel lungo termine, la Tunisia potrebbe essere in grado di esportare energia verso l’Italia.