Il secondo turno delle elezioni legislative tunisine si terrà il 29 gennaio 2023. Lo ha annunciato l’11 gennaio Maher Jedidi, vicepresidente dell’Alta autorità indipendente per le elezioni (Isie).
In un comunicato trasmesso dalla radio nazionale tunisina, Jedidi ha affermato che «l’organo elettorale ha completato tutte le necessarie procedure logistiche e i preparativi materiali per la sua organizzazione».
Secondo il funzionario dell’Isie, la campagna elettorale per il secondo turno inizierà il 16 gennaio e proseguirà fino al 27 gennaio, quindi il 28 gennaio sarà il giorno del silenzio elettorale.
Il secondo turno delle elezioni legislative sarà limitato a 131 circoscrizioni su un totale di 161, tanto più che la competizione sarà limitata a due candidati per ciascuna circoscrizione.
Secondo Jedidi i risultati finali del secondo turno saranno annunciati a fine febbraio, mentre il nuovo parlamento sarà probabilmente insediato all’inizio del prossimo marzo.
Il primo turno delle elezioni legislative, svoltosi il 17 dicembre, ha registrato un tasso di partecipazione dell’11,22%.
Attacchi ai giornalisti
Primo turno che ha scatenato notevoli polemiche. Una di queste ha coinvolto i giornalisti. È di ieri la denuncia dell’Unione nazionale dei giornalisti tunisini (Snjt) che ha contato 28 violazioni contro giornalisti e fotoreporter durante, appunto, il primo turno del voto di dicembre.
Il rapporto è rilanciato dall’agenzia Tunis Afrique Presse (Tap), secondo cui gli episodi sono avvenuti dal 10 al 20 dicembre.
Secondo il rapporto, «24 dei 28 attacchi sono stati segnalati il giorno delle elezioni, il 17 dicembre 2022. Mentre 31 giornalisti e fotoreporter accreditati dall’Alta autorità indipendente per le elezioni sono stati privati dell’accesso alle informazioni. Quindici i casi di impedimento a svolgere il lavoro, 9 quelli di omissione di informazioni e 4 quelli di molestie sono stati rilevati dall’unità di monitoraggio nell’ambito del Snjt», afferma il rapporto.
Sempre secondo la stessa fonte, «nove attacchi hanno preso di mira giornalisti lo scorso dicembre e al di fuori del periodo elettorale”.
Ricordiamo che il Snjt ha più volte denunciato i continui attacchi ai giornalisti, mettendo in guardia contro una maggiore violenza sul web e sui social network.
Inoltre, ha chiesto la revoca del decreto-legge n. 54 del 2022, che va contro la Costituzione, gli impegni internazionali della Tunisia, i principi della libertà di stampa e di espressione, i diritti umani e il principio di proporzionalità.