Uganda: colpevole di crimini di guerra un comandante del LRA
Conflitti e Terrorismo Uganda
Thomas Kwoyelo è il primo membro di spicco della milizia ad essere processato dalla magistratura ugandese
Uganda: colpevole di crimini di guerra un comandante del Lord Resistence Army
14 Agosto 2024
Articolo di Redazione
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Thomas Kwoyelo

Quindici anni dopo il suo arresto, ieri un tribunale di Gulu, nel nord dell’Uganda, ha dichiarato colpevole di decine di crimini di guerra un comandante del famigerato Esercito di resistenza del signore (LRA), milizia che per decenni, a partire dalla seconda metà degli anni ’80, ha terrorizzato la regione e le popolazioni achioli che vi risiedono.

Thomas Kwoyelo, ex bambino soldato rapito a 12 anni dal gruppo armato di cui ha poi scalato le gerarchie, è il primo membro di spicco del gruppo ad essere processato dalla magistratura ugandese.

La corte lo ha giudicato colpevole di 44 delle 78 accuse che gli erano state rivolte, tra cui omicidio, stupro, riduzione in schiavitù, tortura, rapimento, matrimoni infantili forzati e rapporti sessuali forzati. e di vari crimini contro l’umanità. 31 accuse sono state archiviate come duplicazioni di altre ed è stato assolto da 3 di quelle confermate.

L’esercito ugandese lo aveva catturato nel 2009 nella foresta dell’est della Repubblica democratica del Congo. Da allora è stato tenuto in custodia cautelare fino all’avvio del processo nel 2019.

Il Lord Resistence Army era stato fondato nel 1986 da Joseph Kony, un fanatico che affermava di essere mandato da Dio per fondare uno stato basato sui 10 comandamenti della Bibbia.

Ufficialmente la sua milizia si contrapponeva all’allora neonato governo del presidente Yoweri Museveni, ma in realtà la ferocia delle sue truppe si è a lungo riversata contro le popolazioni del nord Uganda, e in particolare contro i bambini.

La milizia di Kony, ricercato dalla Corte penale internazionale (CPI) dal 2005 per crimini di guerra e contro l’umanità, è passata alla storia come una delle più spietate al mondo. Era formata per lo più da bambini rapiti in gran numero dai villaggi e poi costretti a infliggere orribili mutilazioni ai propri famigliari e membri della comunità. Le bambine erano invece usate come schiave, anche sessuali.

Alcune fonti ritengono siano stati circa 66.000 i bambini da lui rapiti per farne soldati. Almeno 2 milioni le persone costrette a lasciare le proprie case nel nord Uganda, in Repubblica Centrafricana e nel Congo orientale, dove il LRA si era rifugiato dal 2011 in seguito all’avvio di un’operazione militare congiunta di Kampala, Kinshasa e Juba, sostenuta dagli Stati Uniti.

Lo scorso marzo la CPI ha annunciato l’avvio di un processo in contumacia ad ottobre contro Kony.

Insieme a lui il tribunale dell’Aja aveva avviato procedimenti anche nei confronti di altri quattro comandanti: Raska Lukwiya, Okot Odhiambo, Vincent Otti e Dominic Ongwen, arrestato nel 2015. Ma solo quest’ultimo processo è stato completato, nel 2021, con una condanna a 25 anni di carcere per 61 capi d’imputazione per crimini di guerra e crimini contro l’umanità.

Gli altri tre imputati sono deceduti.

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