In Uganda la violenta repressione delle forze armate contro gli oppositori al regime ha fatto una nuova vittima.
Ieri pomeriggio il principale leader dell’opposizione, Robert Kyagulanyi, alias Bobi Wine, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale dopo essere stato colpito alla gamba sinistra da un lacrimogeno sparato ad altezza d’uomo e da distanza ravvicinata.
Secondo testimoni sul posto, alcuni dei quali hanno filmato da lontano l’accaduto, l’ex candidato alla presidenza si trovava vicino alla propria auto a Bulindo, una cittadina alla periferia di Kira, pochi chilometri a nord della capitale Kampala, dove aveva incontrato l’avvocato del suo partito, National Unity Platform (NUP).
“La polizia e l’esercito sotto il comando di un certo Twesigye hanno circondato i nostri veicoli e hanno iniziato a sparare proiettili veri, lacrimogeni e altri proiettili. Nel frattempo, il nostro presidente Bobi Wine che era chiaramente preso di mira è stato colpito alla gamba. Attualmente è curato da un team di medici. Questo è l’ennesimo attentato alla vita del nostro presidente da parte del regime di Museveni!” si legge in un post sull’account X del politico.
La polizia ha affermato che gli agenti sono intervenuti per impedire a Wine e al suo gruppo di marciare lungo una strada e per disperdere la folla che si stava radunando per salutarlo.
Sadly but not surprising, the Police Statement claimed that our leader Bobi Wine stumbled as he was getting into his vehicle and got injured! They often forget that today, everyone is a journalist. We’re grateful to the vigilant citizens who captured this footage and shared it.… pic.twitter.com/KYEDKpuEBC
— BOBI WINE (@HEBobiwine) September 4, 2024
Robert Kyagulanyi, 42 anni, è un musicista e politico tra i più conosciuti e seguiti dell’Africa subsahariana e particolarmente popolare tra i giovani delle aree urbane del paese.
Dopo aver ottenuto un seggio in parlamento nel 2017, sfidò Yoweri Museveni – al potere dal 1986 – alle elezioni presidenziali del 2021, caratterizzate da una violenta campagna di repressione di polizia nei confronti degli oppositori e da brogli che garantirono a Museveni di ottenere un nuovo mandato di cinque anni.
La popolarità di Bobi Wine ne ha fatto da tempo un bersaglio del regime. Per controllarlo e contenerlo le forze di sicurezza hanno diverse volte circondato la sua abitazione impedendogli di uscire, lo hanno sequestrato e i suoi tentativi di tenere comizi sono stati bloccati con violenza.
Le autorità lo hanno incriminato per molteplici reati penali e centinaia di sostenitori suoi e del suo partito sono stati oggetto di arresti arbitrari e torture, culminate in varie occasioni con la morte.