Nel mondo le disuguaglianze nell’accesso all’istruzione tengono fuori dalle classi circa 244 milioni di bambini, secondo i dati pubblicati ieri dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco).
L’Africa subsahariana rimane la regione con il maggior numero di bambini che non vanno a scuola, 98 milioni – 18 milioni e mezzo solo in Nigeria – ed è anche l’unica regione in cui questo numero è in aumento.
La regione dell’Asia centrale e meridionale ha la seconda più alta popolazione fuori dalla scuola, con 85 milioni.
«Considerando questi dati, l’obiettivo di un’istruzione di qualità per tutti entro il 2030, fissato dalle Nazioni Unite, rischia di non essere raggiunto», ha avvertito la direttrice generale dell’Unesco, Audrey Azoulay. «Abbiamo bisogno di una mobilitazione globale per mettere l’istruzione in cima all’agenda internazionale».
A livello mondiale, dal rapporto emerge anche un dato positivo. Ovvero che negli ultimi due anni il divario nell’accesso all’istruzione tra ragazze e ragazzi si è ridotto. Nel 2000, il divario di genere era di 2,5 punti percentuali tra i bambini in età scolare e di 3,9 punti percentuali tra i coetanei di scuola secondaria superiore. Gap che in generale sono stati azzerati, anche se permangono disparità a regionali.