Vite in catene
Pregiudizi diffusi, carenza di servizi medici e sociali, strutture pubbliche sovraffollate: sono le principali motivazioni che stanno dietro agli abusi di cui sono vittime i malati mentali o presunti tali. Doppiamente vittime sono le donne e i bambini
20 Ottobre 2020
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Disabilità mentale, Ghana
Una bambina di 10 anni con disabilità mentale nel "campo di preghiera del Tempio Divino di Gesù" di Nyakumasi, in Ghana, dove è stata incatenata a un albero tutto il giorno e ha dormito su una stuoia in un recinto aperto.
(Credit: Shantha Rau Barriga / Human Rights Watch 2017)
“Un essere umano non dovrebbe vivere così. Un essere umano dovrebbe essere libero”. Chi ha pronunciato queste parole vive da anni in catene, in Kenya. Come lui tanti, centinaia, chissà quanti, visto che dati ufficiali non esistono. Sono malati mentali o semplicemente persone – spesso anche bambini – che manifestano problemi nella socializzazione o hanno […]
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