Zainab conquista New York - Nigrizia
Ghana Libri
Ayesha Harruna Attah
Zainab conquista New York
Marcos y Marcos, 2022, pp. 336, € 17,00
08 Maggio 2022
Articolo di Stefania Ragusa
Tempo di lettura 3 minuti

Ayesha Harruna Attah è nata in Ghana ma ha scelto di vivere in Senegal, facendo la scrittrice – certo – ma anche togliendosi lo sfizio di creare gelati a partire da ingredienti locali (come il frutto del baobab o le arachidi) e venderli sulla Petite-Côte. Il libro che l’ha fatta conoscere in Italia, pubblicato da Marcos y Marcos nel 2019, è stato I cento pozzi di Salaga, che racconta la storia di due donne che si incrociano nel mercato di Salaga, nel Ghana precoloniale: una – liberamente ispirata alla bis-bis nonna di Ayesha – sarà venduta come schiava, l’altra diventerà la sua padrona.

La relazione asimmetrica e sbilanciata in un senso si capovolgerà ben presto nel suo contrario. A distanza di due anni, con la medesima casa editrice, è uscito Il grande azzurro: protagoniste due sorelle gemelle, separate dalla schiavitù all’epoca della tratta atlantica, e destinate a ritrovarsi, dopo innumerevoli sogni, vicissitudini e viaggi tra Africa e Brasile.

Adesso Ayesha è tornata con un nuovo romanzo, decisamente più leggero e afropolitan dei precedenti, ma costruito sempre con grande maestria e slancio immaginativo. Il libro è stato scritto durante la pandemia, con il proposito dichiarato di alleggerire un momento cupo e angosciante. Zainab è una giovane ghaneana di belle speranze, che sogna di diventare fumettista e si trasferisce nella Grande Mela per fare uno stage in una casa editrice.

Comincia così a muoversi verso il futuro, adattando per forza di cose le sue aspettative alla realtà: dovrà e vorrà misurarsi con l’amore, l’amicizia, le opportunità “della città più magica del mondo”, ma anche con le leggi non scritte che regolano la vita della diaspora ghaneana negli Stati Uniti. «Un libro sul girovagare», lo ha definito l’autrice. Sulle innumerevoli proiezioni che il viaggio attiva nella mente di chi lo intraprende e di chi lo osserva. Sugli intrecci possibili, a partire da quello tra Ghana e Filippine, che si concretizza nell’amicizia “casuale” e risolutiva tra Zainab e Mary Grace.

Si tratta di un racconto contemporaneo, divertente, pensato – forse, anche – per essere trasformato in una serie tv transcontinentale. Zainab guida il lettore alla scoperta di New York, lo porta nei luoghi di culto di un’aspirante fumettista, lo intrattiene con le problematiche tipiche di una ventunenne. Gli ricorda però sempre quanto sia vicino il Ghana.

Non per caso, la lingua di Zainab pullula di espressioni ghaneane, dall’imprecazione preferita della nonna (“wo yo”) ai konkosa, i pettegolezzi, che trasmigrano di bocca in bocca, ridefinendo incessantemente i confini dell’esistenza. Ma il Ghana è presente anche nel cibo, nella musica, nei sogni e in altre manifestazioni sensoriali. È affacciato su New York, e dal suo balcone guarda il mondo. Attraverso gli occhi di Zainab e con lei.

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