Edgar Lungu, ex presidente dello Zambia, lo scorso anno aveva annunciato un ritorno alla politica, in opposizione all’attuale presidente Hakainde Hichilema nelle elezioni generali fissate per il 2026.
Ieri però la Corte costituzionale, in una sentenza trasmessa in diretta da radio e tv di stato, ha stabilito che in base alla Costituzione Lungu non potrà presentarsi come candidato presidenziale.
“Il signor Edgar Chagwa Lungu – sentenzia la Corte – è stato eletto due volte e ha ricoperto due volte la carica. La Costituzione lo rende non idoneo a partecipare a qualsiasi futura elezione come candidato alla presidenza”.
In realtà Lungu, scelto come presidente tra il 2015 e il 2016, in seguito alla morte del predecessore Michael Sata, aveva poi vinto le elezioni per proseguire il suo mandato dal 2016 al 2021, quando nelle elezioni prevalse Hichilema.
Lungu ha replicato affermando che il verdetto è frutto di manipolazione politica: «Sono pieno non tanto di amarezza, ma di rinnovata determinazione, speranza politica e fede che la democrazia, e non la politica di corte, vincerà senza alcun dubbio nel 2026» ha dichiarato Lungu.
Il governo, dal canto suo, ha accolto con favore la sentenza, che pone fine a una lunga battaglia legale. Il procuratore generale Mulilo Kabesha ha affermato: «Questa decisione fornisce chiarezza giuridica ai cittadini e salvaguarda la nostra democrazia, permettendoci di guardare avanti, nel 2026, a elezioni libere, giuste e competitive».
Il vicepresidente del partito di Lungu, Tonse Alliance, una coalizione di varie formazioni politiche, ha affermato in una nota che l’ex leader “non era preoccupato” dalla decisione del tribunale, e che avrebbe continuato a fare campagna elettorale e sarebbe stato il candidato presidenziale del suo partito.
Lo scontro a distanza tra Hichilema e Lungu ha radici lontane ma si è intensificato negli ultimi mesi, in vista del prossimo appuntamento elettorale.
A far irritare i sostenitori dell’ex presidente è stata di recente la mossa di Hichilema che a ottobre aveva licenziato tre giudici della Corte costituzionale che avevano preso parte alla controversa sentenza che nel 2018, con verdetto unanime, aveva permesso a Lungu di candidarsi alle elezioni del 2021.
Come noto lo Zambia è uno dei maggiori produttori di rame al mondo, ma è alle prese con una grave crisi finanziaria che culminata con il default nel 2020. Una crisi aggravata da una persistente siccità che ha interessato tutta la regione, distruggendo i raccolti e lasciando milioni di persone a rischio fame. Tutti aspetti analizzati nel dossier di Nigrizia di dicembre.