«È un bene che il presidente Hichilema in visita in Italia parli di business e di cooperazione fra le aziende. Il modello degli aiuti non ha portato a molto ed è legato a un’immagine dell’Africa superata ma molto radicata nella mente degli europei». John Mabo è il presidente di un’associazione della diaspora dello Zambia in Italia, Association of Zambians in Italy (AZI), e a Nigrizia commenta la due giorni di missione del capo dello stato di Lusaka nel nostro paese.
Hakainde Hichilema si è recato in Italia ieri dopo essere stato in Germania, dove ha preso parte alla quinta riunione del G20 compact with Africa. A Roma il capo di stato ha incontrato al Quirinale l’omologo Sergio Mattarella. Il presidente italiano si era recato in Zambia nel luglio dell’anno scorso. Nel corso del loro incontro il capo di stato ha messo l’accento sulla «lunga amicizia» fra Roma e Lusaka, il cui inizio risalirebbe all’indipendenza, dichiarata dal paese africano nel 1964.
Previste riunioni anche con la primo ministro Giorgia Meloni e i vertici dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD), due delle agenzie dell’ONU con il quartier generale nella capitale italiana.
Business Forum Italia-Zambia
Mabo, che risiede a Torino, riferisce che in teoria l’agenda del presidente prevedeva un incontro con la diaspora in Italia, che però «è stato cancellato all’ultimo per ragioni che non sono state ancora comunicate». Gli attivisti hanno potuto però ascoltare il capo di stato nel corso del Business Forum Italia-Zambia, che si è tenuto ieri nella sede di Confindustria e che è stato aperto proprio da un intervento del presidente. L’iniziativa ha visto la presenza dei rappresentanti di 34 aziende del paese africano.
Al netto quindi della delusione per il mancato incontro con il presidente, Mabo afferma di aver «apprezzato molto il viaggio di Hichilema in Italia e quanto ha affermato durante la riunione in Confindustria». Per l’attivista è «positivo che il capo di stato abbia adottato un approccio centrato sulla cooperazione orientata al business».
Il presidente dell’associazione degli zambiani in Italia spiega: «Il vostro paese ha un grande potenziale tecnologico e questo può diventare un aspetto importante della nostra cooperazione. Le nostre due realtà poi – aggiunge Mabo- sono molto legate e molti simili su alcuni aspetti, a partire dal temperamento delle persone, accogliente e sincero». Quel che è certo «è che anni e anni di aiuti dall’Europa all’Africa non sono serviti a molto. Gli europei hanno ancora un’immagine dell’Africa legata a disastri ed emergenze, che va cambiata».
Durante il suo intervento al Forum, Hichilema ha invocato la promozione di una partnership «sostenibile» e vantaggiosa tanto per lo Zambia quanto per l’Italia, che metta a frutto la grande disponibilità di minerali del paese africano e il potenziale tecnologico e finanziario delle imprese italiane. Lo Zambia è il settimo maggior produttore di rame al mondo. Nel paese ci sono inoltre giacimenti anche di cobalto, nichel e manganese.
Nel suo discorso, si legge sulle pagine del Lusaka Times, il presidente si è anche impegnato a presentare delle soluzioni per quelle imprese italiane che trovano difficoltà ad avviare una loro attività in Zambia.
I dati
Stando ai dati forniti dal portale della Farnesina InfoMercatiEsteri, nel 2022 le esportazioni italiane verso lo Zambia sono state pari a un valore di 41 milioni di euro mentre le esportazioni di Lusaka verso l’Italia hanno raggiunto la cifra di 154 milioni di euro. La quasi totalità di queste esportazioni è rappresentata da prodotti metallurgici. Entrambi questi dati sono in crescita rispetto all’anno precedente. Il primo semestre del 2023 ha fatto invece registrare un calo rispetto al 2022, rispettivamente di dieci e oltre 85 milioni di euro.
Lo Zambia, paese che nel 2021 si è dichiarato in default a fronte dell’impossibilità di poter ripagare i servizi sul suo debito estero, è destinatario di una porzione molto ridotta degli aiuti allo sviluppo italiani. Gli ultimi dati disponibili sono aggiornati al 2016: fra bilaterali e multilaterali Lusaka ha ricevuto fondi per circa 900mila euro per 21 progetti, di cui circa 500mila effettivamente impegnati.